
MAIDA VALE
(Testo di Gianni Dearca)
Maida Vale, Maida Vale, Maida Vale
Suoni, tempi, i tuoi rumori
mi ritorna per le mani una canzone
di un uomo già lontano.
I suoi occhi, le sue mani, mi parlavano d'amore
e di illusioni, di promesse, di avventure.
Tu lo sai cosa fà il tempo coi ricordi e con l'amore
e la luce si scolora.
Maida Vale, Maida Vale, Maida Vale
E quel vecchio che sorride
ma non parla e non ti guarda,
già è una macchia di colore,
l'impressione di aver la morte accanto.
Maida Vale, Maida Vale, Maida Vale
Un inganno, una promessa
il suo volto è cartapesta
è uno specchio che dipinge la tua faccia
la fatica, lo sgomento e il suo corpo nella folla.
Maida Vale, Maida Vale, Maida Vale
La tua voce si scolora
e quel vecchio che sorride e non ti guarda
già è una macchia di colore, già è una macchia di colore.
Maida Vale, Maida Vale, Maida Vale
Maida Vale, Maida Vale, Maida Vale


LA LUNA DI FEBBRAIO
(Testo di Gianni Dearca)
Uomo bianco indosserò
il vestito della festa
per divertirti un pò
come ai vecchi tempi sai
ed insieme a me fumerai.
Il guerriero stamattina
non combatterà
ora è stanco e la mia lama
non ti punirà
uomo bianco tu vedrai.
Puoi bruciare la mia tenda violentare la mia donna
ma la mente e questa terra non avrai
ora il sogno è chiaro
uomo bianco morirai.
Sulla piazza giù al villaggio
un uomo aspetta già
di venire giustiziato
per la sua libertà
cane bianco correrai.
Con la Bibbia sotto il braccio
mi racconterai
di un serpente sulla roccia
e la pioggia non verrà
questo cuore è secco sai.
Puoi bruciare la mia tenda
violentare la mia donna
ma la mente e questa terra non avrai
ora il sogno è chiaro
uomo bianco morirai.
Ma la luna di febbraio
mi racconterà
cento storie ma nessuna
è la verità.
uomo bianco che farai.
Ed ancora indosserò
il vestito della festa
e quando griderai
nei tuoi occhi guarderò
uomo bianco morirai.


STRADA PRINCIPALE
(Testo di Gianni Dearca)
Strada principale il tuo tempo non è uguale,
trascinato della folla non ricordi più la meta.
Tutta quella gente pare che si voglia divertire,
e si ferma per parlare non ti lascia più scappare.
La vetrina illuminata ha lanciato il suo messaggio,
ti han parlato di problemi, ma tu pensi che son scemi.
E vuoi spendere i tuoi soldi per sentirti agli altri uguale,
hai trovato il posto giusto sulla strada principale.
Tu che vivi nell'oscuro già ti senti più sicuro,
stai pensando che il padrone non è poi così diverso.
E d'altronde “carosello” parla chiaro
ieri sera hai sentito!
un uomo vero, ti ha insegnato il suo successo.
Donne, macchine, denari sono fatti proprio chiari
ma ora che ti sei voltato ti sei accorto...... ti han fregato.
Donne, macchine, denari sono fatti proprio chiari
sulla strada principale....
Sulla strada principale, donne, macchine e denari
per sentirti agli altri uguale.....
Ma ora che ti sei voltato ti sei accorto..... t’ han fregato
sulla strada principale.


VIAGGIO A IXTLAN
(Testo di Gianni Dearca)
Apri la tua mente
sui tuoi pensieri e situazioni,
corri veloce
sta iniziando il viaggio verso
Ixtlan.
Come un cacciatore
tendi trappole al tuo potere,
un'erba forte
cresce al confine verso
Ixtlan.
Hai un coltello sulla schiena
e non lo sai,
lascia vivere il tuo corpo
in libertà.
Ora il tempo viene
e non servirà,
chiedere ancora aiuto alla
razionalità.
Apri la tua mente
e se vuoi guarda più lontano,
un vento forte
soffia sulla terra verso
Ixtlan.


ADESSO HO TE
(Testo di Renato Bartolini)
Passa, passa, passa il tempo
niente strano
solo dal lento trascorrer del giorno
ti accorgi di esser sempre più stanco.
Sicuro che ormai la solita certezza
nient'altro ti scoprirà
in un attimo quella tua convinzione
sembra perdersi nel tempo.
Quale spiegazione c'è
avere incontrato te
solo la verità
non la mia assurdità.
Con la mia incredulità
ricordi quei primi giorni con paura le mie mani
sfioravano il tuo viso.
Ora però non dirmi,
e lo dici sempre
che non c'è niente
per cui vale la pena di vivere
no, non so, avrai ragione tu
non avevo proprio niente
adesso ho te....


WILLIAM WILSON
(Testo di Gianni Dearca)
Aeroporto di Milano
ore 10 e 23
sulla pista di Linate
partorisce un jumbo jet.
Sono simpatici signori
tutti di una certa età
il sorriso a stelle e strisce
ed il passo alla John Wayne.
La 24 ore in mano
pantaloni in tela blue
sulla sua valigia nera
etichette di citta'
Grand Hotel Santiago in Cile
Grand Hotel do' Parana'
finalmente William Wilson
è arrivato pure quà
A quest'ora in Tennessee
Wilson junior chiede gia'
" Mamy darling, ma papino che lavoro fà " ?
Lui è il re del supermarket
dei tumulti nazionali
aghi sporchi, carri armati
guru, pace e santità.
William Wilson assurdo mago
William Wilson grande amico
dei beneamati presidenti
dei politici incostanti.
William Wilson assurdo mago
William Wilson grande amico
dei beneamati presidenti
dell'onorata società.


L'ULTIMO AUTOBUS
(Testo di Gianni Dearca)
Ti ricordi quante volte
siam partiti noi
verso i nostri assurdi miti
Londra, Cylon, California,
Stati Uniti e poi c'era quella libertà
che tutto prende e niente dà.
Mi parlavi dei tuoi sogni
e dei tuoi libri
quanti viaggi “Sulla strada”
Kerouac, l’erba, il negozio del sor Silvio
era il confine di un'età
che tutto prende e niente dà.
Ci sentivamo molto forti
allora noi
contavamo i nostri morti
Piazze, strade, ghetti di periferia
confini di una società
che tutto prende e niente dà.
Ora che i prati sono
finalmente secchi
e non ci resta che pensare
fare, piangere, ridere o sognare
da soli in questa civiltà
che tutto prende e niente dà.

KAREN
(Testo di Gianni Dearca)
Ora che il tempo
ruba gli occhi tuoi,
ed il tuo viso
profilo non ha più,
non mi rimane
che crederti felice.
Mi sento stanco !
Dolce cara amica.
Al gioco delle ore
vincevo la libertà,
ora non serve
chiederci il perché,
e ci sediamo
muti, senza fiato
di fronte a un gioco,
che regole non ha.
Dolce il tuo corpo
dolce la tua bocca
dolce la voglia che
resta dentro me,
e rimane il pensiero
di crederti felice.
Mi sento stanco !
Che importanza ha....

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